“Ciao Ale, vieni al pub stasera?”
“Sì più tardi, tra poco tornano le truppe dal raid, gli faccio rifare un giro.”
“Io invece ho un attacco in corso, arriva tra tre ore, ci vediamo giù però rientro a casa po' prima”
I due si videro per il tempo di un “Ciao”.
I giochi online
Qualche anno fa giocai a Travian questo gioco, uno dei più famosi e riusciti giochi online, mi piacque talmente tanto che per qualche settimana, inconsapevolmente programmai la mia vita quasi in funzione dei tempi del gioco. C'era una attacco da evitare alla tal ora, un edificio da costruire all'altra, rinforzi da mandare tra due ore precise.
Eravamo "sempre" online
Migliaia di persone che giocavano contemporaneamente con me mostravano i miei stessi segni di dipendenza e c'era chi andava addirittura oltre. Metteva la sveglia in mezzo alla notte, per attaccare di sorpresa o per vedere le conseguenze di un attacco avversario. Ma tutti prima di andare a letto davamo un'occhiata al nostro villaggio e si metteva in produzione magari qualche ariete o qualche catapulta.
Ma la dipendenza in cosa consiste?
Diverse ricerche hanno dimostrato che la dipendenza da videogiochi è un vero è proprio disturbo ossessivo compulsivo, molto simile a quello dei giochi d'azzardo ma anche a quello della dipendenza da web o da sesso virtuale.
Anche se nella gran parte dei casi i dipendenti dal gioco online hanno alla base delle psicopatologie pregresse: difficoltà comunicativo-relazionali o tendenze alla depressione. Per le quali i videogiochi o i giochi online diventano un comodo rifugio per sfuggire alle problematiche esistenziali.
Però c'è da tenere presente che la linea che separa dipendenza da gioco online dalla passione è davvero molto sottile, tant'è che i produttori di giochi online tendono a utilizzare dei meccanismi che favoriscono i giocatori che passano più tempo a giocare facendo pendere l'ago della bilancia più verso la dipendenza che non ad una sana passione.
Un caso
In Corea del Sud il fenomeno della dipendenza dai videogiochi online è stato considerato talmente grave che il Governo Coreano ha imposto il blocco notturno della connessione a internet ai minorenni e obbligato i gestori video-ludici a introdurre meccanismi di penalizzazione dopo un certo numero di ore passate davanti al gioco.
Spezziamo una lancia a favore?
Parlo per esperienza personale, trovo che questi giochi oltre a essere molto divertenti favoriscano la socializzazione e la propensione al lavoro di squadra, ma restano giocabili solo per quelle persone che hanno tanto tempo a disposizione e che hanno la consapevolezza che esistono tante altre cose da fare.