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La leggenda del gioco degli scacchi

Bobby Fisher scacchista
Nella foto lo scacchista Bobby Fisher
Non potevo dimenticare il gioco di logica per eccellenza, anche se alcuni lo considerano un gioco che a certi livelli diventa prevalentemente mnemonico, a mio avviso rimane un'ottima palestra per la mente.

Ma la nascita di questo gioco che ha appassionato milioni di giocatori di tutto il mondo è legato ad una leggenda con finale a sorpresa...


La leggenda degli scacchi

Molti secoli prima che gli scacchi fossero portati dagli arabi in Spagna e in Sicilia, in India viveva un Re di nome Ladava che aveva sacrificato suo figlio per vincere la battaglia che gli avrebbe consentito di salvare il regno dai nemici.

La perdita del figlio divenne una vera ossessione tant'è che di giorno e di notte non faceva che ripensare che forse avrebbe potuto non sacrificare il figlio. Inutili erano i tentativi della corte di rallegrare il re che continuava a cadere in una depressione sempre più profonda.

Finché, un giorno... al palazzo si presentò un brahmino di nome Lahur Sessa che propose al re un gioco di sua invenzione: il gioco degli scacchi.

Il Re fu entusiasta del gioco proposto dal monaco e giocando, giocando, giocando capì che non c'era modo di vincere la battaglia dove perse il figlio se non sacrificandolo. Così per ringraziare l'inventore del gioco degli scacchi il Re gli chiese quale ricompensa avrebbe voluto.

Lahur Sessa dopo qualche giorno di meditazione e sotto le pressioni del re, guardando la scacchiera rispose: "Voglio un chicco di grano per la prima casella, due per la seconda, quattro per la terza, otto per la quarta, sedici per la quinta, trentadue per la sesta e così via".




Il Re acconsentì, divertito da quella buffa richiesta, senza considerare che dietro un desiderio apparentemente modesto si celasse qualcosa di infinitamente più grande...

Dato che le caselle sono 64 si applica la formula: (20 + 21 + 22 + 23 + 24 + ... + 263 = 264 − 1)...

...si arrivò quindi a qualcosa come 18.446.744.073.709.551.615 (che si legge 18trilioni 446biliardi 744bilioni 73miliardi 709milioni 551mila 615 chicci di grano!)

Il Re dopo essersi consultato con i dotti di corte capì di aver agito stupidamente perché mai e poi mai avrebbe potuto far fronte alla richiesta.

L'epilogo della storia prevede due finali quello classico che vide il Re proporre al monaco di diventare Governatore di una provincia del regno.

E la variante di Lüneburg la quale vide il Re imbufalirsi e uccidere il monaco per l'inganno mosso nei suoi confronti.

Scegliete voi quale preferite :)

Mastermind: scopri il codice segreto

MastermindLe feste sono l'occasione per riunirsi con amici e parenti, così capita che per ammazzare il tempo vengano tirati fuori dei giochi classici come la tombola, scacchi, giochi di carte, Mastermind...

La moderna versione Mastermind - con i pioli - fu realizzata nel 1970 dall'esperto in telecomunicazioni israeliano Mordecai Meirowitz.

Ma in realtà il gioco è più vecchio di un secolo.

Esistono diverse versioni di questo gioco, la più popolare è la variante che sostituisce i colori ai numeri.

Mastermind si gioca in due persone, una delle quali compone il codice segreto e l'altra lo deve scoprire beneficiando di indicazioni segnalate da un piolo bianco o uno nero o nessuno che il compositore del codice segnalerà secondo regole ben precise:
  1. se all'interno della sequenza non c'è nessun colore o numero corrispondente al codice da scoprire non verrà data nessuna indicazione
  2. se all'interno della sequenza ci saranno uno o più numeri/colori appartenenti alla sequenza situati però nel posto sbagliato, per ogni numero/colore indovinato di fianco alla sequenza verrà posto un piolo bianco
  3. se all'interno della sequenza ci saranno uno o più numeri/colori appartenenti alla sequenza nel posto giusto, per ogni numero/colore indovinato di fianco alla sequenza, verrà posto un piolo nero

La lunghezza della combinazione insieme al numero di numeri/colori utilizzati aumenta la complessità del gioco e quindi aumenta il numero di tentativi da fare per arrivare alla soluzione. Inoltre se il numero dei pioli neri di fianco alla sequenza equivale al numero di numeri/colori utilizzati avremmo scoperto il codice segreto.