Passando di fronte alla libreria sotto casa tra i libri esposti nella vetrina natalizia ho visto "
Il gabbiano Jonathan Livingston", libro che lessi tanti anni fa, si tratta di un romanzo breve, di una fiaba, scritta da Richard Bach nel 1973, che in poco tempo è diventato un vero e proprio libro di culto e che assieme al "
Piccolo Principe" dovrebbero leggere tutti.
E' una storia di autoperfezionamento che incita attraverso la metafora dei paradisi successivi a migliorarsi sempre di più a non mollare mai perché il traguardo può essere sempre là, dietro l'angolo, e soprattutto un invito a pensare con la propria testa, staccarsi ed elevarsi dallo stormo e cercare di raggiungere quegli obiettivi che per altri sono impossibili o peggio, impensabili; proprio come accade ne
l'uomo che piantava gli alberi.
"Noi avremo una nuova ragione di vita.
Ci solleveremo dalle tenebre dell'ignoranza,
ci accorgeremo di essere creature
di grande intelligenza e abilità.
Saremo liberi! Impareremo a volare!"
Jonathan Livingston
Fin da piccolo Jonathan era un gabbiano diverso dagli altri, la sua passione per il volo, la ricerca continua ed esasperata di una tecnica che gli permettesse di volare in modo perfetto non era ben vista dal resto dello Stormo Buonappetito.
Il volo era visto come uno strumento per procurarsi il cibo niente di più, le prodezze, le piroette i voli della morte sempre più perfette portarono Jonathan a essere allontanato dalla comunità dei gabbiani. Divenuto un reietto, Jonathan continuò ad allenarsi, ad allenarsi, ad allenarsi ancora finché raggiunse livelli di perfezione sempre maggiore.
Un giorno morì e volò in quello che sembrava essere il paradiso dei gabbiani, lì incontrò nuovi amici e il maestro Sullivan che gli avrebbe spiegato che quello non era il paradiso ma solo un livello intermedio e transitorio che un giorno avrebbe abbandonato per salire ancora più su.
Dopo aver imparato tutto dal maestro Sullivan, Jonathan capisce che il suo corpo è ancora di intralcio e nuovi livelli di perfezione sono possibili così chiede a Ciang il gabbiano più anziano di insegnarli a volare alla velocità del pensiero...
Un giorno Jonathan tornò allo stormo Buonappetito, ma il finale non lo racconto perché questa sintesi non può in nessun modo sostituire la lettura del libro che potete sicuramente trovare in biblioteca oppure
acquistarlo qui.
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Chris.