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Mnemotecnica dei loci

CiceroneIl metodo dei loci - luoghi in italiano - è una semplice mnemotecnica utilizzata fin dall'antichità dagli oratori per memorizzare più facilmente informazioni difficili da ricordare, consiglio di provarla non solo per potenziare la memoria ma anche per stimolare entrambi gli emisferi del cervello, in quanto come vederemo, la pratica di questa tecnica coinvolge sia il processo creativo sia quello logico.

Marco Tullio Cicerone e l'arte della memoria
Nel "De oratore", Cicerone narra la storia di Simonide di Ceo, il creatore dell'arte della memoria che, sfuggito miracolosamente al crollo del soffitto durante un banchetto, riuscì a riconoscere i commensali deturpati e irriconoscibili a causa delle ferite riportare, dalla posizione nella quale si trovavano al momento del crollo. Simonide capì che memoria e immagini erano legate insieme.

Si deve ricorrere a luoghi numerosi,
ben illuminati, distribuiti in ordine preciso,
a intervalli ridotti; e immagini che siano efficaci,
nettamente definite, caratteristiche e che abbiamo
il potere di presentarsi all'anima e di colpirla rapidamente.
E questo che mi fa chiedere con tanto maggior stupore
come possa aver trovato Metrodoro trecentosessanta luoghi
nei dodici segni attraverso i quali trascorre il sole
Marco Fabio Quintiliano

mnemotecnica dei loci

Alla base di questo sistema di memorizzazione c'è la famigliarità dei luoghi, come strade, piazze, palazzi, statue, giardini, fontane; l'importante è che queste immagini siano facilmente collegabili l'una all'altra in un preciso ordine.

Per preparare i suoi discorsi Cicerone, come tanti altri oratori, per rispettare la scaletta degli argomenti, associava ad ogni loco del suo percorso un determinato argomento, in modo da mantenere lo stesso ordine del percorso.

La mnemotecnica era nota anche come sistema della stanza romana, dove al posto di un percorso conosciuto veniva utilizzata una stanza conosciuta e i loci altro non erano che gli oggetti presenti nella stanza come un pilastro, un'anfora, un arco, un triclinio, una suppellettile o l'immancabile cesto della frutta.

Il processo di memorizzazione in 3 punti:
  1. identificare con esattezza la disposizione dei loci 
  2. visualizzare ogni elemento della lista da ricordare e associarlo ai loci
  3. immaginate vividamente il tutto creando delle associazioni divertenti, paradossali, assurde e colorate 
La mnemotecnica in pratica
Un patrizio romano vuol parlare in pubblico e preparare il suo discorso:

  1. Scegliete i loci (un loco per ogni argomento)
    • un pilastro
    • un arco
    • un triclinio
    • un'anfora
  2. Associate i loci con gli argomenti (della vostra lista)
    • un pilastro --> gestione degli schiavi
    • un arco --> combattimento gladiatori
    • un triclinio --> il banchetto in onore di Bacco
    • un'anfora --> le nuove terme di Saturnia
  3. Usate la vivida immaginazione
    • immaginate alcuni schiavi legati al pilastro che si liberano e diventano gladiatori;
    • due gladiatori combattono ed un terzo più furbo tira fuori un arco e li accoppa entrambi;
    • per festeggiare la vittoria, Bacco se ne sta comodamente sul triclinio a bere del buon vino;
    • e dopo la festa ci si rilassa nelle terme dove un fiume di acqua calda esce da un'anfora.
Una curiosità: la locuzione "in primo luogo" deriva dall'utilizzo di questa tecnica.
Fonte parziale: Memo, Memoria e Metodo




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