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Faust di Goethe. Intelligenza e vanità.

Vi propongo questo dialogo tra Margherita e Faust tratto dal Faust di Goethe dal quale emerge lo stretto legame tra intelligenza e vanità.
Faust di Goethe
«Eh già, lontan dagli occhi, lontan dal cuore.
Essere cortese, per lei è abitudine.
Ma chi sa quanti di amici ne avrà più intelligenti di me.»

«Oh, cara! Credi, quel che è detto intelligenza
spesso è piuttosto vanità, limitatezza.»

(Dialogo tra Margherita e Faust in Faust, J. W. Goethe)




3 commenti:

  1. mmmmmm queste parole andrebbero bene per qualcuno (o alcuni) in particolare...
    ... anche l'intelligenza ha dei limiti (per fortuna)e, secondo me, la vanità può essere al contempo indizio e limite dell'intelligenza

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  2. sembra il ritratto di un amico mio

    Diego P.

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  3. il detto lontan dagli occhi lontan dal cuore io lo uso per accantonare o lasciar perdere una persona che vive in una città distante da me e non ho la possibilità di incontrarla, non ho mai pensato però che fosse in relazione alla vanità,e non ho mai pensato che non vedendo continuamente la bellezza di una persona la si possa accantonare! se uno ci pensa bene però la vanità puo essere correlata all'intelligenza, perche la persona vanitosa è generalmente anche egocentrica, incentrata su di se, vede se stessa ad un livello superiore, sia dal punto di vista estetico che intellettivo, non mi pare una buona dimostrazione di intelligenza; in effetti quasi tutte le persone vanitose che mi è capitato di conoscere erano per lo piu sciocche, vuote, sembravano non avere materia grigia, sia uomini che donne....capisco bene che chi è bello e sa di esserlo, non ha bisogno di giocarsela su altri piani, però un po di cervello non guasta

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