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Il fumo limita memoria e concentrazione

Vietato Fumare
Lunedì 31 maggio sarà la giornata mondiale contro il fumo vista la stretta correlazione tra il nostro cervello e le sostanze con cui veniamo a contatto tutti i giorni ho pensato di dedicargli un post.

E' ormai cosa certa che il fumo faccia male non solo a cuore e polmoni ma che influisca negativamente sulle 'prestazioni' del nostro cervello come già anticipato nel post 5 utili consigli per migliorare la memoria.

Una ricerca condotta anni fa dagli esperti della London University su un campione di 2000 persone nate in Inghilterra nel 1946, ha riscontrato che i fumatori più accaniti, quelli che si accendevano più di 20 sigarette al giorno avevano a 50 anni una ridotta capacità di memorizzare parole e concentrarsi rispetto ai coetanei non fumatori.

In occasione della giornata mondiale contro il fumo Allen Carr’s Easyway Italia, in collaborazione con Libraccio e Melbookstore, regalerà ai primi cento giovani o studenti che si presenteranno in uno dei negozi delle due catene una copia del volume appositamente realizzato per l'evento: 'Il piccolo libro illustrato per smettere di fumare' di Allen Carr, autore anche del best seller internazionale 'È facile smettere di fumare, se sai come farlo'.

Sempre rimanendo in tema nel 2008 in Inghilterra l'NHS ente sanitario inglese lanciò una discussa campagna di sensibilizzazione contro il fumo. La comunicazione scelta fu 'Get Unhooked', nonostante il successo suscitò polemiche per la forza e brutalità delle immagini evocate.

Personalmente ho trovato l'idea geniale e perfetta per l'argomento.

Una serie di spot mostrano delle persone nella loro quotidianità; all'improvviso sentono l'esigenza di fumare. Questa esigenza, questo bisogno, viene metaforicamente rappresentato da un grande amo che si aggancia nella bocca delle persone e le trascina a fumare, nel primo spot vediamo una persona che dalla sua postazione lavorativa viene trascinato con violenza sull'orlo di un baratro.




I meccanismi pubblcitari in chiave positiva
Nello spot sono presenti altri segnali comunicativi: la presenza di due sigarette - le ultime due – che indicano scarsità contrariamente a quanto avviene nelle pubblicità commerciali dove si pone l'accento sull'abbondanza e si vedono gli scaffali pieni e prodotti che non finiscono mai; l'uomo costretto a fumare al freddo; l'uomo è solo.

Ma ora non vi resta che guardare lo spot shock.

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