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La nobile intelligenza astratta

Nel video sotto , "come misurare l'intelligenza" di Repubblica TV, la psicologa Anna Oliverio Ferraris, che abbiamo già incontrato in occasione della presentazione del suo libro "Chi manipola la tua mente?", e Rita Raffaella Fabbrizio responsabile test del Mensa Italia (l'associazione che riunisce le persone con il più alto quoziente di intelligenza), dibattono su quanto siano attendibili i test di intelligenza e cosa misurino effettivamente.


intelligenza astratta

Esiste una stanchezza dell'intelligenza astratta
ed è la più terribile delle stanchezze. 

Non è pesante come la stanchezza del corpo,
e non è inquieta come la stanchezza dell'emozione. 

È un peso della consapevolezza del mondo,
una impossibilità di respirare con l'anima. 

Fernando Pessoa 


I dati oggettivi
Sono 13 i test di intelligenza ritenuti idonei a misurare il quoziente di intelligenza e normalmente lo spartiacque tra persone normali e persone più intelligenti è intorno ai 100 punti. C'è da tenere presente come la capacità di segnare un punteggio più alto cresca di 10 punti a decennio, ma questo significa che stiamo diventando più intelligenti oppure siamo più allenati a fare questi test?




I punti di vista
Secondo la Fabbrizio il test che viene somministrato agli aspiranti soci Mensa è un test che valuta il fattore G della General Intelligence o intelligenza astratta escludendo l'intelligenza cristallizzata che contiene la somma delle esperienze maturate dall'individuo nel corso della vita.

Per la Oliverio Ferraris, altre forme di intelligenza come la creatività o l'intelligenza sociale sono altrettanto importanti dato che servono per interagire col mondo e differenziarsi dalla fredda logica di un computer.

Personalmente credo che quanto ha affermato la Fabbrizio ha senso se e soltanto se la persona che esegue il test non è mai entrata in contatto o abbia assimilato i meccanismi che stanno alla base del test stesso, perché conoscere i suddetti meccanismi rientrerebbe nel bagaglio culturale e quindi nell'esperienza dell'individuo e nella sfera dell'intelligenza cristallizzata. Non è dificile supporre che a questo tipo di inquinamento culturale sarebbe più esposto un fisico nucleare che non un indigeno della Nuova Guinea.

Inoltre non si dovrebbe neppure considerare l'aspetto del Genio in senso stretto; cosa sarebbero stati Leonardo da Vinci o Albert Einstein senza la creatività?




Prova questi test di intelligenza:

Chris.

1 commento:

  1. Il concetto di 'intelligenza cristalizzata' mi ha fatto pensare ad un altro tipo di intelligenza - anch'essa difficile da misurare con i test classici - che è l'intelligenza emotiva,a mio parere molto importante : si tratta di una specie di 'meta-abilità' che determina la nostra buona riuscita nell'uso delle altre capacità, fra le quali anche quelle puramente intellettuali, l'intelligenza "astratta".Purtroppo la ns cultura, le scuole, si fissano sullo sviluppo delle capacità 'accademiche' ignorando quasi completamente la necessità di un'educazione che sviluppi anche l'intelligenza emotiva. Per chi fosse interessato consiglio un buon libro sul tema, di Daniel Goleman,intitolato appunto "Intelligenza Emotiva". :-) Lia

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